La Quercia Arte e Legno
Il laboratorio di falegnameria “La Quercia Arte e Legno” nasce, quasi casualmente come tutte le cose importanti, da una valutazione estetica, effettuata da alcuni utenti e operatori, degli spazi prospicienti il Centro Diurno Prometeo.
All’ingresso del Centro, infatti, vi erano posizionate delle fioriere in cemento che rendevano gli spazi poco armoniosi e solari.
Si è deciso, quindi, di creare delle fioriere in legno che potessero abbellire l’atrio del Centro avviando un laboratorio di falegnameria e inserendolo tra le attività educative.
Gli utenti, seguiti dagli operatori, hanno iniziato a cimentarsi in questa nuova attività che, ben presto, si è rivelata accattivante e coinvolgente ed ha ottenuto eccellenti risultati sia a livello educativo che pratico.
L’attività di falegnameria, infatti, intesa come terapia occupazionale, per le sue caratteristiche e svariate modalità di utilizzo, può essere impiegata come attività innovativa di benessere che agisce sui processi motori, sensoriali e cognitivi dell’utente.
Il progetto prevede la realizzazione di oggetti in legno, compensato da utilizzare durante il laboratorio tecnico-pratico. È prevista la gestione da parte dei ragazzi di veri e propri ordini comprendenti sia la parte della richiesta che la parte della consegna.
Gli utenti affrontano un ambiente simile per le sue caratteristiche ad un laboratorio artigianale, ma senza le esigenze produttive di un ambiente lavorativo.
Inoltre, si è avviata una sinergia tra i diversi laboratori per cui la falegnameria “La Quercia Arte e Legno” diventa anche un ‘fornitore’ del laboratorio tecnico-artistico.
L’attività di falegnameria, attualmente, si svolge tre giorni la settimana, per una durata di due ore, presso il Centro Diurno ed è rivolta ai disabili con discreta capacità manuale.
La conduzione del laboratorio è affidata ad un operatore socio sanitario con esperienze nell’ambito, coadiuvato da un educatore professionale; l’acquisizione di competenze avviene in un rapporto paritario, congiuntamente all’apprendimento di nuove competenze e l’affinamento delle capacità manuali.
L’esperienza, inizialmente condivisa da un gruppo ristretto di persone, si è potuta estendere ad un gruppo più numeroso di utenti.
All’interno del laboratorio si realizzano oggetti in legno mediante l’uso di attrezzature manuali e di macchinari elettrici di semplice e sicuro utilizzo che possono essere adattati alle difficoltà dei ragazzi.
L’attività persegue finalità di tipo relazionale: la collaborazione e l’aiuto reciproco favoriscono la crescita della propria autostima e tali conquiste possono poi essere trasferite nella propria vita quotidiana.
L’obiettivo principale è quello di offrire alle persone disabili un’occasione per esprimere la propria creatività e manualità, imparando a padroneggiare autonomamente le tecniche apprese.
Gli altri obiettivi del laboratorio sono i seguenti:
– Ideazione, pianificazione, creazione, assemblaggio e rifinitura di semplici manufatti in legno, acquisendo senso delle misure, dei colori e dell’ordine;
– Collaborazione e aiuto reciproco attraverso il lavoro di gruppo;
– Sviluppo di abilità fini motorie e di coordinazione oculo-manuale, utilizzando gli strumenti idonei;
– Sviluppo di abilità di pianificazione, di progettazione e di organizzazione del lavoro;
– Capacità di discussione e presentazione del proprio lavoro;
– Rispetto delle tempistiche di consegna.
All’interno del laboratorio si cercano di continuo nuovi metodi e teorie su come fornire all’utente tutti gli strumenti utili per essere maggiormente autonomo in ambito occupazionale.
Infatti, l’attività prevede informazione sull’uso dei materiali e sul corretto utilizzo delle attrezzature nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sul posto di lavoro e successivamente una fase di produzione con la progettazione e realizzazione di campioni. Definiti i modelli inizia la vera e propria fase produttiva che avviene in parte all’interno del Centro Diurno e, per la rimanenza all’interno di una falegnameria professionale che ha dato la disponibilità degli spazi e dei macchinari.
La possibilità di frequentare una falegnameria, fornisce da una parte agli utenti conoscenze specifiche sull’attività artigianale, dall’altra offre la possibilità di uscire dal Centro Diurno e di integrarsi nella comunità attraverso una modalità innovativa e con un orientamento professionale.
Per facilitare questo percorso, sono stati assegnati ruoli specifici tenendo presenti le attitudini di ognuno, ma saranno favoriti, laddove possibile, gli scambi di mansione per incentivare esperienze diverse.
Il progetto falegnameria, prevede l’utilizzo di arnesi leggeri e maneggevoli che possono migliorare la coordinazione oculo-manuale, l’excursus dell’articolazione scapolo-omerale, la prensione, la discriminazione tattile ecc. Nel laboratorio del Centro è stato messo a disposizione tutto l’occorrente come banchi, attrezzi, utensili ecc., materiale studiato e strutturato per permettere ai partecipanti di capire in modo abbastanza semplice e intuitivo, quale è il percorso tecnologico degli oggetti prodotti.
Le attività svolte hanno un senso compiuto ed il risultato è visibile: da un elemento grezzo quale è una tavola di legno si raggiunge il prodotto finito.
Il laboratorio si è sviluppato e affinato a tal punto che, gli oggetti realizzati sono stati acquistati da privati e, sono state commissionate 15 fioriere da interno e da esterno. Queste fioriere vengono utilizzate dai partecipanti al progetto “Percorsi di recupero attraverso la terapia assistita e servizi per la mobilità” (finanziato dalla Europa e dai Comuni di Cavarzere e Cona, affidato all’AULSS 14 di Chioggia e in gestione alla Cooperativa Emmanuel) per svolgere le loro attività.
Quest’ultimo compito, in particolare, prevedendo un ordine preciso con tempistiche e forme specifiche ha dato modo agli utenti di comprendere come si compone un’attività professionale nel suo complesso e cosa questo implichi sia a livello pratico che di responsabilità.
Inoltre, questo ha permesso di creare una rete di collaborazione tra Prometeo ed Emmanuel, coinvolgendo operatori ed utenti in una cooperazione finalizzata al raggiungimento di un obiettivo condiviso e visibile alla comunità, nell’ottica di una concreta e reale integrazione sociale.
Il laboratorio di falegnameria, infatti, può essere inteso come il primo passo di un percorso più complesso che implica un nuovo concetto di Centro Diurno. Il Centro Diurno necessita, in questo momento storico, di uscire nel territorio e di integrarsi nell’ambito lavorativo e produttivo affinché possa avvenire una fattiva integrazione. Una delle modalità di perseguimento di questo obiettivo, può avvenire proprio mediante la frequentazione in loco dei laboratori artigianali presenti nel territorio. Questo permette agli utenti di confrontarsi con una realtà lavorativa a tutti gli effetti e offre ai professionisti la possibilità di entrare in contatto con la disabilità attraverso una relazione autentica libera da pregiudizi e stereotipi che, ancora troppo spesso, circondano i Centri Diurni e chi li frequenta.
Tutto ciò non snatura l’anima educativa dell’attività, ma anzi rafforza il concetto di integrazione del soggetto disabile all’interno della comunità e al contempo, crea le condizioni per opportunità di tipo formativo e occupazionale in un momento in cui è indispensabile confrontarsi con la contingenza della crisi economica, che colpisce in particolare i soggetti più deboli, come la popolazione disabile.